L’angioplastica carotidea (PTA, Plastic Transluminal Angioplasty) è una procedura interventistica mini-invasiva che consente di trattare i restringimenti significativi delle arterie carotidi, i principali vasi che portano sangue ossigenato al cervello. Questi restringimenti, spesso causati da placche aterosclerotiche, aumentano il rischio di ictus ischemico.
La PTA carotidea è indicata in caso di:
– Stenosi carotidea ≥70% con sintomi (TIA, ictus recente);
– Stenosi 50–69% in pazienti sintomatici selezionati;
La selezione dei pazienti è affidata a un team multidisciplinare sulla base di imaging vascolare (Eco-Doppler, Angio-TC, Angio-RM) e del profilo di rischio complessivo.
La procedura si esegue in anestesia locale, mediante una puntura dell’arteria femorale o brachiale. Attraverso un catetere si raggiunge il sito di stenosi, dove si posiziona un palloncino dilatabile seguito dall’impianto di uno stent autoespandibile.
Durante l’intervento viene utilizzato un sistema di protezione cerebrale per ridurre il rischio di embolie verso il cervello.
La procedura dura in media 60–90 minuti. Al termine, il paziente viene monitorato per 24–48 ore. In assenza di complicanze, la dimissione avviene entro due giorni.
Tra i rischi più rari, ma possibili, vi sono:
– embolie cerebrali;
– ematomi nel sito di accesso;
– dissezione o trombosi del vaso trattato;
– reazioni al mezzo di contrasto.
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